Cosa visitare in Puglia: la civiltà Messapica

Il fascino della regione Puglia, così come quello di tutte le regioni d’Italia, è riscontrabile anche nella sua antica storia, diversa per tanti versi da zona a zona. Consigliamo dunque ai nostri lettori nonché turisti dei villaggi puglia, di visitare quella zona compresa tra la Murgia meridionale e il Salento, dove si sviluppò intorno all’VIII secolo a.C. la civiltà dei Messapi, un’antica popolazione italica. L’origine di questo popolo, così come la denominazione del territorio è incerto, tant’è che quello di Messapia (terra tra i due mari) venne attribuito dagli storici greci.

I ritrovamenti più antichi sono identificabili in scavi archeologici in alcune grotte vicine a Otranto e Roca, mentre nel territorio di Manduria è presente il Parco archeologico delle Mura Messapiche, risultato di scavi che hanno portato alla luce la più grande necropoli messapica mai scoperta (circa 2.500 tombe), insieme a tratti estesi delle tre cerchie murarie (costruite con grandi blocchi di pietra incastrati tra di loro) che fortificavano la città in periodo messapico.

Nel tempo gli storici hanno definito una sorta di dodecapoli messapica, organizzazione politico-militare dei dodici centri messapici più importanti, sebbene non vi siano prove certe della sua reale esistenza.

La Dodecapoli messapica nell’odierno Salento comprende le seguenti città:

Alytia (Alezio), Ozan (Ugento), Brention/Brentesion (Brindisi), Hyretum/Veretum (Patù), Hodrum/Idruntum (Otranto), Kaìlia (Ceglie Messapica), Mandyrion (Manduria), Neriton (Nardò), Orra (Oria), Cavallino (non si hanno notizie certe del nome antico), Valesium (Valesio), Scamnum (Muro Tenente tra Latiano e Mesagne), Bastae (Vaste), Gnathia (Egnazia)

La storia dei Messapi racconta diverse battaglie e alleanze più o meno precarie, contro o affianco gli Italioti. Ciò che viene ricordato più di tutti dagli storici greci è la guerra tra Messapi e Tarantini e Reggini. La disfatta di Taranto e Reggio fu talmente clamorosa che Erodoto la raccontò così:

« fu questa la più grande strage di Greci e Reggini che noi conosciamo, che dei Reggini morirono 3000 soldati e dei Tarantini non si poté nemmeno contare il numero. »

Mentre Aristotele precisò più tardi che fu a causa di questa sconfitta che Taranto mutò il suo regime da aristocratico a democratico. Ognuna delle città sopra elencate presenta testimonianze importanti della civiltà messapica: un’occasione in più per apprezzare i tratti storico culturali di una bellissima regione.