Cosa visitare a Santa Maria di Leuca

Santa Maria di Leuca, Leucos, ovvero, la bianca per i Greci, Finibus Terrae per i romani, ultimo lembo d’Italia; qui, si narra, sbarco San Pietro diretto a Roma, il cui passaggio è anche documentato dalla colonna corinzia (XVII) innalzata sul piazzale del Santuario.
Ed è inoltre, secondo una credenza popolare,  che proprio sul Capo di Leuca, in particolare corrispondenza del faro, che avviene l’incontro tra il mar Jonio ed il mare Adriatico,  ciò non è preciso anche se in determinate condizioni atmosferiche, si può scorgere sulla superficie del mare una linea di schiuma bianca che separa acque con diverse sfumature di colore dando la l’illusione di due differenti mari che si incontrano.

Leuca è racchiusa tra due promontori rocciosi: quello di Punta Meliso (sul lato jonico) e quello di  Punta Ristola più ad est; curiosamente è divisa tra due comuni quello di Castrignano del Capo che comprende la parte bassa con il lungomare, il porto turistico ed il borgo dei pescatori e Gagliano del Capo a cui compete la parte alta dove è ubicato il Santuario, il faro e la Cascata ai cui lati scende verso il porto una scalinata di oltre 280 gradini, opera dell’Acquedotto Pugliese che terminando a Leuca sfocia nel mare.

Il lungomare di Leuca si caratterizza per la presenza di numerose ville, in stile eclettico, realizzate verso la fine dell’ottocento da architetti leccesi che hanno edificato dimore fiabesche, da mille e una notte, commissionate dalle famiglie appartenenti alla nobiltà salentina agli inizi della moda delle vacanze al mare.

Tra le più prestigiose Villa Episcopo, la pagoda cinese di colore bianco con profili delle facciate in blu, Villa La Meridiana sulla cui facciata campeggia una meridiana, la villa è in stile neoclassico, ed inoltre Villa Daniele che richiama alla prua di nave di colore bianco ed in stile moresco e Villa Mellacqua, alle spalle del lungomare dalle forme di un castello gotico dall’eccentrico colore rosso mattone.
Molte di queste ville possiedono le cosiddette bagnarole, ovvero delle pertinenze sul mare, delle cabine in muratura, raggiungili da un sottopasso che dalla villa, attraversando in lungomare porta al mare, consentendo così, alle signore di un tempo di fare il bagno lontane da occhi indiscreti.
Queste dimore, nel mese di maggio di ogni anno vengono aperte al pubblico per essere visitate in occasione della manifestazione Ville Aperte.

Santa Maria di Leuca non dispone di un litorale sabbioso essendo la sua costa caratterizza da una scogliera alta, anfratti, insenature e grotte di notevole interesse storico e naturalistico.
Esempio in tal senso è località Ciolo, un fiordo tra due scogliere unite da un ponte a strapiombo sul mare, dove scendendo da una scalinata ricavata nella roccia si giunge ad una caletta da cui è possibile fare il bagno.

Leuca si caratterizza per il porto turistico, approdo di yacht ed imbarcazioni da sogno, e prevalentemente per essere meta di turismo religioso fin dalla notte dei tempi.
La storia narra che San Pietro, nel viaggio dalla Palestina a Roma, sbarcò sul Capo di Leuca e consacrò al cristianesimo il Tempio della Dea Minerva, che si trovava proprio dove oggi sorge il Santuario.
Da allora ha inizio la stagione dei pellegrinaggi, provenienti da ogni parte del mondo, verso quest’ultimo eremo, bastione del cristianesimo prima delle terre dell’Islam.