Otranto, porta d’oriente, estrema punta ad est dell’Italia, approdo di Enea e dei bizantini ma anche turchi e saraceni, romani normanni e spagnoli e tutti hanno lasciato memorie ed impronte ancora oggi ben visibili.
L’invasione dei turchi nel 1480, ha segnato tutta la storia moderna di Otranto e del Salento cambiandone il paesaggio, le torri costiere e le masserie fortificate né sono un esempio.
Prima dell’invasione turca, intensi erano gli scambi con i popoli del mediterraneo, tra l’ XI ed il XII secolo il porto di Otranto era affollato da mercantili armeni, greci, veneziani e di cavalieri crociati.

Origini ancora ben visibili nella città dalle case bianche e dai vicoli orientaleggianti che salgono verso la bizantina cappella di S. Pietro dalla pianta a croce greca con affreschi sulle volte uno dei monumenti più affascinanti del Salento.
Proseguendo tra le stradine di non si può non scorgere la Cattedrale, Santuario di Santa Maria dei Martiri, dedicata all’eccidio dei Martiri d’Otranto con il suo splendido mosaico dell’ XI sec. raffigurante un gigantesco Albero della Vita opera del monaco Pantaleone della vicina abbazia di San Nicola di Casole.
All’interno della cattedrale, nella Cappella dei Beati Martiri sono i conservati i resti di oltre 800 persone dell’eccidio dei turchi sul vicino colle della Minerva per essersi rifiutati di abbandonare la fede cristiana. Suggestivo è anche il rinascimentale Castello Aragonese, circondato dal fossato e da possenti opere fortificate realizzato successivamente alla liberazione di Otranto.

Continuando a salire tra le stradine del borgo antico si raggiungono i bastioni, da cui affacciandosi è possibile ammirare la bellezza della costa e dell’azzurro mar Adriatico. Otranto testa di ponte verso l’oriente è da sempre considerata luogo d’incontro di civiltà e culture, ed per questa sua caratteristica che l’Unesco ha riconosciuto al borgo di Otranto il titolo di Patrimonio culturale quale Sito messaggero di pace, sottolineando che la città “è espressione di valori tenacemente difesi nel difficile impegno per la costruzione del dialogo tra culture lontane”.
Ad Otranto va inoltre il massimo riconoscimento della Guida Blu di Legambiente e del Touring Club Italiano.
Tra gli eventi di maggior richiamo ricordiamo l’Alba dei Popoli una manifestazione che si svolge nel borgo antico di Otranto che fa dà palcoscenico a concerti e manifestazioni che culminano al cospetto del faro di Punta Palascìa per assistere alla prima alba del nuovo anno. Tra le iniziative durante il periodo estivo l’ Otranto jazz Festival e la Notte Rosa che si svolge nel mese di giugno e le Giornate Medievali nel mese di maggio in cui la città rievoca la sua storia intorno al fossato del Castello Aragonese in cui figuranti in abiti d’epoca riproducono le atmosfere del XV secolo.

La costa otrantina si caratterizza per un alternanza di scogliere, calette, spiagge e splendidi paesaggi, soprattutto se si raggiunge da sud dalla litoranea che congiunge Santa Maria di Leuca ad Otranto, una strada che costeggia il mare con i suoi continui saliscendi e curve tra le scogliere. Tra le spiagge più prestigiose ricordiamo la Baia dei Turchi sulla parte settentrionale del litorale e le marine dei Laghi Alimini e Frassanito. A sud la Baia delle Orte frequentata dai diving e Porto Badisco.
Tra i sapori di Otranto ricordiamo tra le varie specialità marinare i ricci dell’arciprete pescati alla Palscìa.